20 Feb Caldaia a Camera Aperta: cos’è?
La caldaia a camera aperta è quella tipologia di caldaia che rientra tra quelle che possiamo definire “classiche”. Nonostante l’evoluzione tecnologica a cui è soggetto questo ambito, sono diversi gli ambienti che ancora ospitano questo sistema di riscaldamento. Proprio per questo motivo, noi di Calor System abbiamo deciso di spiegarti cos’è la caldaia a camera aperta e come funziona.
Caldaia a Camera Aperta: di cosa si tratta
Questo genere di caldaia prende il suo nome dalla posizione del vano, riposto nello spazio che intercorre tra bruciatore e scambiatore, chiamato camera. Insieme alla caldaia a camera stagna, la caldaia a camera aperta fa parte dei tradizionali, nonché obsoleti, dispositivi di riscaldamento.
Ma come funziona?
La caldaia a camera aperta preleva l’aria comburente con una modalità a tiraggio naturale. Una volta prelevata, quest’ultima si “fonde” con il metano, in un processo per cui produrrà la combustione. Ovviamente è proprio questa combustione che darà luogo alla “fiamma” e, dunque, alla generazione dell’energia necessaria per riscaldare l’acqua. Solitamente, per questa tipologia di caldaia, sono richiesti ambienti piuttosto spaziosi per equilibrare correttamente i livelli dell’ossigeno. Inoltre deve essere accompagnata dalla presenza di un efficace sistema di ventilazione, che impedisca lo sviluppo del tossico monossido di carbonio.
Differenza caldaia a camera aperta e caldaia a camera stagna
Sono entrambe “old school” ma presentano comunque una differenza sostanziale. Se dal punto di vista estetico non sono presenti diversità, queste ultime si possono trovare nel loro funzionamento. Come anticipato, infatti, una caldaia a camera aperta preleva l’aria attraverso tiraggio naturale. Al contrario la caldaia a camera stagna possiede un sistema di tiraggio differente, ovvero quello forzato. Questo significa che è completamente isolata dall’ambiente. Se nel primo caso l’aria viene prelevata tramite una piccola foratura, in questo viene prelevata mediante doppio tubo che, fra l’altro, ha lo scopo di espellere l’aria inquinata proveniente dall’interno.
Questa è l’unica differenza tra le due tipologie. Tuttavia hanno alcune caratteristiche in comune che, ad oggi, sono ritenute nocive: disperdono calore alimentando inesorabilmente i consumi ed emettono un grosso quantitativo di sostanze inquinanti.
Non a caso dal 26 settembre 2015, in Italia, è abolita la produzione e la vendita di caldaie sia a camera aperta sia a camera stagna. Un obbligo che riguarda i produttori che potranno montare le caldaie con data di produzione antecedente al 26 settembre 2015, ma non i consumatori.
Il tutto con lo scopo di preferire caldaie a condensazione, meno inquinanti, più efficienti e che assicurano consumi contenuti.
Addio alle caldaie a camera aperta e a camera stagna: obsolete, poco efficienti e inquinanti
Le direttive 2009/125/CE (Ecodesign) e 2012/27/UE, bandiscono la produzione di nuove caldaie a camera aperta o a camera stagna, dato il loro basso rendimento energetico e l’alta emissione di sostanze inquinanti. Questo per dare spazio alle caldaie a condensazione e, in generale, a tutti i sistemi di riscaldamento di nuova generazione, i quali garantiscono efficienza energetica.
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